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Rebranding: quando e perché ridisegnare la tua identità aziendale


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“Panta rhei”, tutto scorre: sembrerà un azzardo, ma troviamo l’aforisma di Eraclito particolarmente adatto a spiegare la nostra visione del rebranding. Con questo, Eraclito tentava di spiegare il continuo cambiamento delle persone e delle cose, affermando che tutto ciò che ci circonda è legato inesorabilmente alla legge del mutamento. 


E il rebranding, processo che consente ai marchi di stare al passo con i tempi, è come il Panta rhei moderno, legato all’ambito della comunicazione, perché è uno degli strumenti più potenti in possesso delle aziende per rinnovare la propria identità e rispondere alle nuove sfide che il marketing impone. È per questo che la nostra epoca non si distanzia poi tanto da quel mondo che l’antico greco vedeva sempre diverso: è evidente a tutti che le dinamiche di mercato, le esigenze dei consumatori e le tendenze cambiano rapidamente, e che vince chi sa adattarsi per soddisfarle.


Ma quando è veramente necessario intraprendere la strada del cambiamento e ridisegnare la propria identità aziendale, e perché?


Cos’è il Rebranding?


Cos'é il rebranding

Se fatto bene, puoi immaginare il rebranding come un abito cucito su misura per te, che ti calzi perfettamente e rispecchi la tua personalità guardando allo stile del presente e del futuro. E fin qui niente di nuovo, dopotutto anche quando hai creato la visual identity della tua impresa si spera che sia stato così.


Quando un brand decide di rinnovarsi, non significa solo o per forza cambiare il logo o il nome, ma anche e soprattutto riscrivere la narrazione del proprio brand, trovare una nuova voce che parli direttamente agli interessi del pubblico. Le aziende sentono l’esigenza di fare un rebranding dopo un’evoluzione interna, quando si accorgono di essere cresciute e di aver bisogno di attualizzare i propri messaggi. Ogni impresa attraversa periodi di crescita e sperimentazione e “cambiare look” aiuta a riscoprire se stessi. 


Il cambiamento deve avere un impatto sul consumatore che, quando entrerà in contatto con il prodotto che offri, avrà una percezione coerente con i valori del tuo marchio: aggiorna i tuoi materiali di comunicazione, riprogetta il sito web, ripensa all’immagine e alla missione con cui trasmetti la tua attività.


Ogni cosa a suo tempo: quando fare rebranding?


Quando fare il rebranding

Quando si accende la spia del motore alla nostra macchina, se il meccanico non interviene, molto probabilmente smetterà di scarrozzarci da una parte all’altra. Allo stesso modo (più o meno) quando è il momento di fare rebranding ci sono dei segnali, che potremmo definire come delle spie di “necessaria innovazione”. Ecco alcune delle situazioni in cui ridisegnare la tua marca diventa un bisogno:

  • Evoluzione del mercato e delle esigenze dei consumatoriLe tecnologie mutano e con esse i gusti dei consumatori. Se la tua azienda non risponde a queste trasformazioni rischia di risultare disconnessa dalla realtà.

  • Cambio di visione o missione aziendaleLe imprese si espandono verso nuovi mercati, diversificano la loro offerta o si orientano verso nuovi valori da comunicare. Per loro, il rebranding aiuta a veicolare il messaggio di cambiamento perché se un’azienda evolve e la sua brand identity viaggia su una direzione opposta, può confondere il pubblico.

  • Riposizionamento del brand e differenziazione dalla concorrenza La competizione gioca un ruolo importante. Se i tuoi concorrenti si presentano con un’immagine più forte e moderna della tua, puoi valutare un refresh (soprattutto se operi in settori saturi dove l’innovazione diventa l’unica chiave per emergere).

  • Problemi di reputazione o crisi aziendaliL’immagine del brand può essere danneggiata da errori di gestione, scandali o cambiamenti nel mercato. Riprogettare il logo, cambiare nome e affermare il proprio impegno a offrire un servizio migliore, sono una forma di catarsi per l’azienda. 


Come cambiare la tua identità?

“Di quanto deve cambiare la mia identità aziendale?” La risposta, come spesso accade nel marketing, varia a seconda dei tuoi obiettivi. Non esiste una formula universale per il branding, ogni impresa è a sé e ha esigenze diverse. 


Potresti decidere di intraprendere un cambiamento radicale che coinvolga più aspetti (logo, messaggi, canali di comunicazione, valori e tono di voce), opzione a cui si ricorre per lo più perché, a causa di un cambio di direzione, una crisi reputazionale o l’ingresso in nuovi mercati, si ha bisogno di una trasformazione significativa


Se invece non vuoi stravolgere tutto, scegli un rebranding parziale che agisce su aspetti mirati che modernizzino l’immagine aziendale: fai ordine tra le idee e definisci esattamente cosa vuoi ottenere. Per esempio, puoi intervenire solo su packaging, sito web, logo. 


É con questo tipo di approccio che pur rimanendo legata alla tradizione, la tua attività resta competitiva e si riposiziona in modo netto. 


I colossi del rebranding


Rebranding di Instagram

Per alcuni colossi del marketing, il rebranding è stato decisivo, perché ha permesso loro di ottenere un impatto significativo sul mercato e trasformare la percezione dei consumatori. Alcuni esempi sono:

  1. Apple 

Nel 1997 Apple ha affrontato un momento di crisi che l’ha portata sull’orlo del fallimento. Fu allora che Steve Jobs decise di effettuare un rebranding radicale per ridare vigore al marchio: il logo “arcobaleno” si fece più minimalista, tutto bianco, a riflettere la nuova estetica moderna del brand. Inizia da qui l’ascesa di Apple, sinonimo di innovazione tecnologica. 

      2. Old Spice 

Per anni è stato un marchio associato a un pubblico di anziani ma, nel 2010, ha fatto un rebranding per avvicinarsi ai più giovani. La campagna pubblicitaria “The Man Your Man Could Smell Like” è diventata virale grazie al tono di voce fresco e ironico. Nuovo packaging e spot pubblicitari hanno rinnovato completamente l’immagine dell’azienda. 

      3. Instagram 

Il 2016 è stato l’anno di svolta per Instagram: il logo della macchina fotografica ha assunto fattezze più astratte e colorate. L’interazione del pubblico con l’app social è stata immediata e, a oggi, la piattaforma social è uno degli strumenti di marketing più potenti a livello globale.  

      4. Slack

Conosciuta come la popolare piattaforma di comunicazione aziendale, Slack ha lanciato, nel 2019, un rebranding completo aggiornando logo, tipografia e colori per renderli più moderni e giovanili. Il nuovo design voleva trasmettere dinamismo e versatilità in accordo con lo scopo dell’azienda: facilitare la collaborazione tra team e individui. 

R-chetype ridisegna la tua brand identity


case study

Quando vai dal parrucchiere c’è solo una certezza: ti taglierà i capelli esattamente come non vuoi. Eppure, a volte, azzecca il look che più valorizza i lineamenti del tuo viso. I tipi creativi sono un po’ così, conoscono i segreti per ridisegnare la brand identity del tuo marchio basandosi sulla storia che tu racconti, sui valori che ti appartengono e sull’originalità del tuo prodotto. A noi piace inventare, ideare: la mission e i valori aziendali sono punti di partenza da cui estrapolare i progetti più creativi e giocosi.


Vuoi che l’immagine della tua impresa sia fresca, moderna e con uno sguardo al futuro? Contattaci e visita i nostri profili social per dare un’occhiata ai lavori di rebranding che abbiamo già realizzato! 

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